Ispezioni in automatico in caso di CIGS

Si riporta l’articolo pubblicato in data 19.9.2016 dal Sole 24 Ore a firma di Alessandro Rota Porta:

Rischio di aumento dei costi per le aziende in Cigs a seguito di ispezioni.

Il mancato rispetto dei criteri di rotazione, rilevato dai controlli in azienda, fa scattare l’aumento dei contributi per l’uso della Cigs.
Con la circolare 27/2016 il Ministero ha fornito le linee guida per gli accertamenti previsti dall’articolo 25, comma 6, del Dlgs 148/2015. Peraltro, i controlli non consistono soltanto in verifiche di carattere documentale ma è sempre previsto l’accesso sul luogo di lavoro.
La norma prevede, appunto, che le Direzioni territoriali del lavoro (Dtl) competenti per territorio, nei tre mesi prima della conclusione dell’intervento di integrazione salariale, effettuino verifiche per accertare il rispetto degli impegni aziendali. La relazione ispettiva deve essere trasmessa alla Direzione generale degli ammortizzatori sociali entro 30 giorni dalla conclusione dell’intervento di Cigs autorizzato.
Le aziende interessate da questi programmi devono quindi prestare attenzione ad una puntuale gestione delle casse, per evitare criticità in fase di verifica, che possono portare alla revoca dell’autorizzazione.
Se dalla relazione ispettiva emerge il mancato svolgimento, in tutto o in parte, del programma presentato dall’impresa, il procedimento amministrativo volto al riesame dell’autorizzazione si conclude nei successivi 90 giorni con decreto del Lavoro, fatte salve eventuali sospensioni necessarie ai fini istruttori.
I controlli obbligatori
La circolare individua – in primo luogo – due fattispecie:
le verifiche “standard”, ossia quelle appena descritte, volte ad esaminare la rispondenza dei programmi di Cigs;
quelle finalizzate all’accertamento dei presupposti per la concessione del pagamento diretto del trattamento ai lavoratori(circolare del Lavoro 24/2015). Queste ultime seguono tempistiche più stringenti e avvengono in tempi brevi rispetto all’inizio del programma di Cigs, poiché, entro 30 giorni dalla presentazione dell’istanza da parte dell’impresa, la Dtl territorialmente competente deve inviare alla Dg ammortizzatori Sociali una relazione comprovante le serie e documentate difficoltà finanziarie dell’impresa istante.
Le altre verifiche
A questi accertamenti automatici se ne possono aggiungere di ulteriori.
Entrando nel dettaglio degli aspetti che l’azienda in Cigs deve tenere sempre sott’occhio, questi si differenziano a seconda della causale. La circolare 27/2016 illustra, infatti, per ciascuna declinazione, gli aspetti su cui si focalizza l’ ispezione.
Ad esempio, se la declinazione di crisi aziendale è correlata ad un evento improvviso ed imprevisto (articolo 2, comma 3, del Dm 94033/2016), occorre prestare attenzione alla documentazione presentata ai fini di avvalorare i presupposti che caratterizzano la fattispecie.
Invece, quando la Cigs è stata richiesta per il contratto di solidarietà gli organi ispettivi controllano il rispetto dei contenuti del contratto di solidarietà stesso, in particolare la corretta applicazione della riduzione oraria così come previsto in accordo e in istanza. La corretta modalità di riduzione oraria è verificata riscontrando i dati del Lul, le timbrature e incrociando queste informazioni con le dichiarazioni dei lavoratori.
Viene anche accertato l’eventuale ricorso al lavoro straordinario dei lavoratori posti in solidarietà che – ai sensi dell’articolo 4, comma 3, del decreto ministeriale 94033 e in linea generale – non è ammesso.
Infine, particolare cautela nel rispetto della rotazione dei lavoratori coinvolti nella Cigs: qualora – in sede di verifica ispettiva o anche a seguito di segnalazione da parte delle organizzazioni sindacali o di singoli lavoratori – emerga il mancato rispetto delle modalità di rotazione dei lavoratori sospesi, concordate in sede di esame congiunto o indicate nella domanda della Cigs, sale dell’uno per cento l’ammontare del contributo addizionale di utilizzo del trattamento (articolo 5, del Dlgs 148/2015). Spetta poi all’Inps applicare l’incremento del contributo
fonte: Sole 24 ore- Alessandro Rota Porta -

Visita anche
Circolare Ministero del Lavoro 27/2016
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